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Smart home, smart insurance

Il mercato italiano della smart home continua a crescere e, in parallelo, aumenta la diffusione di soluzioni di sicurezza su misura, come assicurazioni furto e incendio con premio variabile a seconda dei giorni di attivazione della polizza.

I dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano parlano di un mercato italiano in continua crescita: +18% rispetto al 2021, quota 770 milioni di euro. Un tasso di crescita più alto di quella degli altri paesi europei, superiore a quello registrato in Spagna (+10%, 530 milioni di euro), Regno Unito (4 miliardi di euro, +4,1%) e Francia (1,3 miliardi, +2%), mentre è in calo la Germania (-5%, 3,7 miliardi). Se la crescita percentuale pone l’Italia in cima alla classifica dei Paesi europei, lo stesso non si può dire guardando alla spesa pro capite, pari a “soli” 13 €/abitante. L’Italia rimane ben distante da USA (59,6 €/abitante), Regno Unito (61,6 €/abitante) e Germania (44,5 €/abitante), mentre si avvicina alla Francia (19,5€/abitante).

Nonostante i buoni risultati, l’espansione del mercato avrebbe potuto essere ancora più elevata (+33%) senza la carenza di semiconduttori e di materie prime riscontrata nell’ultimo periodo. Il mercato italiano è guidato da caldaie, termostati e condizionatori connessi per riscaldamento e climatizzazione (155 milioni di euro), seguito da soluzioni per la sicurezza (150 milioni di euro), elettrodomestici connessi (140 milioni) e da smart speaker (137 milioni), oltre a lampadine, casse audio, smart plug, serie civili e dispositivi per gestire tende e tapparelle da remoto.

Il rincaro del costo dell’energia ha spinto gli italiani a porre maggiore attenzione al risparmio energetico: il 91% è attento a risparmiare all’interno della propria abitazione. E l’utilizzo dei dispositivi di Smart Home potrebbe contribuire a ridurre i consumi energetici annuali di ben il 23% per il riscaldamento, del 20% per la componente elettrica. Un risparmio che vale circa 330 euro l’anno per un bilocale di 70 mq, fino a 460 euro per un trilocale di 110 mq. Tuttavia, tra i consumatori, il nesso tra “risparmio energetico” e “tecnologia smart” non è ancora ampiamente noto: gran parte degli italiani, per risparmiare energia, adotta comportamenti virtuosi (81%) o acquista dispositivi ed elettrodomestici che consumano meno (42%), mentre sono ancora pochi quelli che sfruttano gli oggetti smart per il monitoraggio dei consumi in tempo reale (17%), che gestiscono tramite scenari riscaldamento e raffrescamento (11%), ancora meno quelli che gestiscono sistemi di accumulo e autoproduzione da fonti rinnovabili (4%) o attivano servizi per ottimizzare i consumi (2%).

Le soluzioni per la sicurezza contribuiscono al settore con ben 150 milioni di euro (19% del mercato, +20%). Un mercato trainato da soluzioni hardware quali videocamere, sensori per porte/finestre e serrature connesse, anche se inizia a crescere anche la quota di servizi. Oltre alle offerte più consolidate, legate ad abbonamenti che consentono di archiviare su cloud immagini e video, di fare chiamate automatiche di emergenza o di attivare servizi di pronto intervento in caso di allarme, iniziano a crescere le vendite di assicurazioni furto e incendio pay-per-use con premio variabile a seconda dei giorni di attivazione della polizza.

Considerando le aspettative dei consumatori per il futuro, la maggior parte vorrebbe una completa integrazione e comunicazione tra i dispositivi smart installati, in grado di attivarsi e impostare scenari in autonomia (36% dei rispondenti). “I consumatori italiani sono sempre più pronti per la Smart Home: cresce l’utilizzo dei dispositivi connessi – spiega Angela Tumino, direttore dell’Osservatorio Internet of Things -. Aumenta significativamente il numero dei consumatori in grado di attivare in autonomia le App associate agli oggetti smart, che oggi rappresentano il 78% del totale (+24% rispetto al 2021), a conferma del buon livello di maturità raggiunto dagli utenti e della maggiore fruibilità delle App stesse rispetto al passato. La gestione della Smart Home rimane ancora un’esperienza abbastanza frammentata per l’utente finale, anche se abbiamo osservato forti miglioramenti: 1 consumatore su 3 – tra coloro che possiedono oggetti smart – utilizza un’unica App per gestire più dispositivi. Guardando al futuro, la maggior parte degli utenti desidera una completa integrazione e comunicazione tra i dispositivi smart installati, in grado di agire in perfetta autonomia”.