Open insurance ed API per innovare l’ecosistema assicurativo

Anche nel settore assicurativo, i prodotti su richiesta e personalizzati sono sempre più diffusi e fanno parte dell’esperienza quotidiana del cliente. Negli ultimi anni sono inoltre sorti nuovi modelli come la copertura basata sull’uso e i premi su misura. Per conformarsi al nuovo modello e rimanere competitive, le compagnie di assicurazione devono abbracciare le nuove tecnologie digitali. Così, gli insurance innovators si stanno orientando alle tecnologie API, che sono in grado di offrire le nuove esperienze digitali che i clienti si aspettano. Su questo tema l’Italian Insurtech Association ha organizzato un webinar.

Nella sua introduzione, il fondatore dell’Open and Embedded Insurance Observatory di IIA Yuri Poletto ha spiegato che “Le Api forniscono un accesso rapido ed efficiente ai sistemi di back-end e permettono di introdurre un prodotto senza interrompere i sistemi di legacy. Inoltre, l’utilizzo di dati condivisi riduce gli sforzi e accelera il time to market. Migliorare l’esperienza del cliente, oggi, deve essere uno dei primari obiettivi per le compagnie. Questo è quello che vogliono i consumatori digitali, un’innovazione veloce”. 

A seguire Luca Colasanti, manager and head of presales Southern Europe di Axway, ha elencato sei tendenze che stanno interessando il settore assicurativo. Sono l’apertura del mercato a nuovi players, la presenza di nuovi rischi da assicurare, l’irruzione delle insurtech, la presenza di consumatori 100% digitali, la sfida dei GATAMs (Google, Apple, Amazon e le grandi Big Tech) e, infine, il consolidamento delle compagnie esistenti per rimanere sempre competitive sul mercato. “Le Api – ha spiegato – sono il vero abilitatore dell’open insurance, perché consentono di ridurre fin da subito i costi di sviluppo e manutenzione e aiutano chi assicura a costruire l’infrastruttura IT necessaria”. 

Concorda Gabriele Antonelli, ceo di SpazioDati, secondo cui l’utilizzo dei big data è fondamentale per lo sviluppo dell’open insurance e, soprattutto, per migliorare la customer experience. “Il nostro lavoro è unire i dati provenienti da settori diversi – ha spiegato – Questo ci ha permesso di costruire degli ecosistemi tra diversi settori. Il tutto grazie alle Api. Quest’ultime forniscono flessibilità e agilità per migliorare ed estendere la portata delle soluzioni assicurative connettendosi con un vasto ecosistema di capacità esterne, dati, partner e persino concorrenti di settore”. 

Dai confronti tra gli speaker del webinar è emerso dunque come le tecnologie Api siano effettivamente portatrici di valore aggiunto, perché consentono di:   

• Innovare più velocemente: le Api forniscono un accesso rapido ed efficiente ai sistemi di back-end e permettono di introdurre un prodotto senza interrompere i sistemi legacy. Inoltre, l’utilizzo di dati condivisi riduce gli sforzi e accelera il time to market.
• Migliorare l’esperienza del cliente: i consumatori digitali di oggi si aspettano che sia semplice la procedura per rinnovare la copertura, presentare un reclamo e gestire le polizze. Le Api che accedono ai dati in tempo reale permettono di utilizzare le informazioni per coinvolgere i clienti.
• Abbracciare l’Insurtech: le Api forniscono la flessibilità e l’agilità per migliorare ed estendere la portata delle soluzioni connettendosi con un vasto ecosistema di capacità esterne, dati, partner e persino concorrenti del settore assicurativo.
• Ottimizzare i costi: l’integrazione tradizionale è costosa. L’integrazione moderna con le Api riduce da subito i costi di sviluppo e manutenzione e aiuta a costruire l’infrastruttura IT di cui si ha bisogno ora e in futuro.
• Massimizzare i profitti: le Api possono essere "monetizzate", usate per creare nuovi prodotti basati sull’uso o costruite una piattaforma white-label Insurance-as-a-Service.
• Proteggere: l'apertura dei dati comporta alcuni rischi. I gateway Api possono limitare l’uso per limitare chi estrae i dati quando e quanto spesso. E le funzioni di sicurezza della gestione Api aiutano a prevenire l’accesso non autorizzato.